piano strategico semplificato  
Progetto -   SISTEMA AEROPORTUALE DELLA SIBARITIDE  (SIBARI - PISTICCI - SCALEA)
 piano strategico territoriale   
 PIANO  STRATEGICO  TERRITORIALE

Uno dei motivi principali per cui in Calabria (in particolare) e in Basilicata noi siamo molto più indietro rispetto ad altre realtà regionali è rappresentato dal fatto che nel nostro territorio tutte le classi politiche e tutti i governatori succedutisi fino ai nostri giorni non hanno mai capito l’importanza del trasporto aereo e dello sviluppo derivante da questo servizio.

E’ venuta quindi a mancare totalmente la visione dello sviluppo territoriale e di conseguenza nessuno ha immaginato e pensato a un eventuale distribuzione uniforme delle opere infrastrutturali necessarie, come la ragione indica e come la scienza pianifica.

In questo vuoto e in un modo di fare in cui i comuni di quest'area, in prevalenza, hanno sempre operato separatamente e in modo sparpagliato, non si è riusciti a cogliere l’importanza dei centri strategici e dell’impulso che il loro sviluppo avrebbe potuto dare al nostro sistema territoriale.

Cercando di capire la nostra situazione per trovare una via di sviluppo anche per questa zona del mezzogiorno è venuta da se l’imprescindibilità del trasporto aereo e della sua importanza, che nell'ultimo decennio (in particolare) si è cercato anche qui nel parco culturale della Sibaritide di immaginare, finalmente, in modo strutturato, senza il quale in questo territorio le probabilità di un miglioramento sostanziale sono ridotte al minimo, visto che com'è dimostrato dal ritardo o dall’inesistenza delle infrastrutture di base, il meridione perde continuamente valore e si spopola in continuazione.

Dopo anni di spiegazioni,  nei vari luoghi di incontro, sulla necessità degli aeroporti nella nostra zona, si cita ciò che ha ribadito anche L’ing. Sauve nella conferenza che abbiamo tenuto a settembre dell’anno 2023 al Minerva Resort (di cui è proprietario);  il quale volendo capire il motivo del successo turistico negli altri paesi, recandosi  personalmente in Grecia, Spagna, ecc.,  si è reso conto che gli aeroporti in questi posti ci sono e distano a non più di mezzora di macchina dai luoghi turistici, puntualizzando in tale modo uno dei concetti importanti, che troppo spesso sfuggono alla nostra riflessione.

Il proprietario del Minerva Resort di Sibari ha poi rilevato chiaramente che tutto il mercato estero del turismo va solo in Puglia.

Come abbiamo a più riprese cercato di spiegare ciò avviene  perché nella regione Puglia gli aeroporti sono sufficienti a coprire tutto il territorio e sono distribuiti in modo più uniforme.

Se poi pensiamo al fatto che l’investimento sui  più grossi poli tecnologici si fa dove ci sono le infrastrutture aeroportuali ( vedasi uno degli ultimi finanziamenti sulla più grande industria europea di pannelli per la produzione di energia solare  a  CATANIA - SICILIA),  ognuno può capire facilmente che noi non esistiamo proprio nel mercato tecnologico sia nazionale che internazionale (oltre a non riuscire a  muoverci come dovremmo e  a non poter esportare o importare molti prodotti in tempo utile e decente).

La Basilicata e la Calabria non sono nelle condizioni di competere con le altre realtà nazionali ed è quindi chiaro che quando si dice che si vuole aiutare lo sviluppo del mezzogiorno, bisogna poi sostenerlo con le azioni, perché nei fatti e nella realtà non sono state costruite le infrastrutture di base in queste regioni e lo stesso atteggiamento si sta tenendo sui fondi del PNRR per riequilibrare il mezzogiorno.

Infatti dell'impegno annunciato su questi fondi straordinari non esiste alcun riscontro, visto che, qui da noi, queste risorse economiche non vengono, ne pianificate e ne applicate, mentre appare fin troppo evidente che per di più le amministrazioni regionali non hanno ancora capito cosa c’è in gioco e che in tale modo quest'area del mezzogiorno viene esclusa dallo sviluppo e tagliata completamente fuori dal progresso.

Ora quanto si dice ad ogni incontro,  che nel nostro territorio servono tutti e 3 gli aeroporti e parliamo di Sibari, Pisticci e Scalea,  mentre spesso viene obiettato che questa  visione è incongruente,  improbabile o impossibile, diventa chiaro che questi interlocutori non hanno la minima idea dei nostri territori e della realtà odierna e negano di conseguenza ogni  possibilità di sviluppo a questa parte del mezzogiorno.

Si ribadisce che questo inquadramento infrastrutturale che ha come nodi strategici Sibari, Pisticci e Scalea non è a caso e rappresenta il modo per dare la sufficienza uniforme nei trasporti a questo territorio.

Per spiegare meglio tutto ciò si espongono ancora una volta in modo semplice alcuni concetti basilari paragonando la realtà Calabrese e Lucana a quella che esiste in Puglia, che spiega da se il suo successo e la sua lungimiranza a differenza dell’ignoranza e dell’inconsapevolezza che si vive nel nostro territorio.

Aeroporti in Calabria 3 – posizionati tutti nella parte meridionale

Aeroporti in Lucania - nessuno

Aeroporti  in  puglia

1 - Foggia

2 - Bari

3 - Brindisi

4 – Lecce (Lepore) * anche se sembra fermo intanto c’è.

5 – Taranto  -  (Grottaglie) * anche se sembra fermo intanto c’è.

6 - Gioia del colle  -  (militare)

7 –aeroporto di Galatina  61 storno ( militare )

        Aviosuperfici

1 – A - Aviosuperficie  Masseria Macrì

2 - B – Corte

3 - C – Sant Andrea

4 - D – fondone

5 - E – Antares (Brindisi)

6 - F – Esperti

7 - G – Manduria

8 - H – Monticchio

9 - I – Ceraso

10 - L – Castel del Monte

b

     Il presente siamo noi.
     Il futuro siamo noi.

Possiamo partire con una pista, poi fare la seconda, la terza e così via.

I nostri progetti sono anche modulari e quindi ci danno ampio margine di movimento.

Ma dobbiamo renderci conto che Sibari è uno dei centri strategici più importanti del mezzogiorno e merita una struttura degna della sua importanza, come allo stesso modo sono importanti pure Pisticci e Scalea.

Molti non riflettono sul fatto che urbanizzare bene un centro strategico da equilibrio a tutto il territorio e aiuta tutte le regioni circostanti a crescere.

Un progettista ha il compito non solo di inquadrare il suo progetto nel contesto locale, ma di comprendere bene anche quali sono i suoi effetti nel contesto globale.

Molti errori nascono spesso proprio perché non si riescono a comprendere bene le relazioni tra questi contesti e la relazione tra cause ed effetti.

In sostanza dobbiamo studiare con attenzione cos'è un centro strategico e come realizzarlo e strutturarlo bene ed è quello che si sta facendo.
u

Invito a riflettere seriamente sulla opportunità di pensare in modo globale e sulla necessità di un piano esteso a tutta la comunità e del territorio della Sibaritide, della provincia di Cosenza e della Lucania meridionale e a non fermarsi solo a una visione localistica, che in queste condizioni può diventare infruttuosa e non rispondere alle necessità reali di questa parte del meridione.

Sul tema della pista a Sibari per aerei leggeri, personalmente non ho nulla da obiettare, che rimane però un opera a sè stante, per voli turistici ecc. e che si può benissimo accompagnare ai nostri aeroporti territoriali che sono invece opere strategicche e snodi necessari per tutta la provincia di Cosenza e per tutta la Lucania.

A mio avviso, scambiare una pista per aerei leggeri all’aeroporto della Sibaritide o sostituirla all’idea dell’aeroporto della Sibaritide è un azzardo e un’ idiozia improponibile e che chiunque è in grado di comprendere.

Allo stesso modo, anche un modello aeroportuale modesto fatto per il solo traffico turistico, stagionale e con una valenza similare, diminuisce enormemente le potenzialità di questo territorio, impedendone la possibilità di svilupparsi anche nei settori che richiedono il trasporto dei prodotti particolari e di nicchia, di quelli agricoli, industriali, di tutti gli altri ecc. ecc. .

Ricordiamolo, anche a chi non lo avesse ancora analizzato o compreso, che realizzare gli aeroporti della Sibaritide significa dare potenza a tutti i trasporti e a tutti i prodotti che vanno dal metapontino fino al cosentino.

A differenza di quello che comunemente (purtroppo), ancora, alcuni pensano e cioè che l'aeroporto di Sibari danneggerà gli altri snodi (per me una, colossale, sciocchezza espressiva, questa e inoltre non sostenuta da alcun dato scientifico o parametrico),

è bene comprendere, che in realtà quest’opera strategica potenzierà tutto il trasporto in Calabria, compreso quello di Lamezia, di Crotone e di Reggio, oltre a valorizzare, anche, lo snodo di Pisticci, nella Lucania e permettere allo scalo di Scalea di collegarsi ai voli internazionali.

Penso che sia giunta l’ora per tutti noi di incominciare a chiedere seriamente, se vogliamo, la crescita della Calabria, della Lucania, del meridione e di tutta l’Italia.

Nel modello intermodale che stiamo studiando nella Sibaritide: Sibari, Pisticci e di Scalea, si rivela necessario per il territorio collegare i tre scali con almeno tre voli giornalieri; mattina, mezzogiorno e sera.

Bisogna considerare lo sviluppo e il potenziamento di  tutto il traffico che riguarda sia le persone che le merci come un servizio civile e normale per quest’epoca.

L’interazione tra la pianura di Sibari e quella di Metaponto,  che sono e rappresentano anche grosse realtà produttive agroalimentari, oltre che industriali e delle altre località che si trovano tra la Calabria e la Lucania, rappresenta oggi un’operazione necessaria e non più rinviabile.

Allo stesso modo collegare il versante ionico con quello tirrenico attraverso lo scalo di Scalea permette ai due versanti di interagire velocemente permettendo di accedere alle rotte internazionali ottimizzando il modello intermodale.

Dobbiamo auspicarci che questa visione interattiva del territorio diventi il più presto possibile una realtà e una normalità per tutte le nostre comunità.

Bisogna rendersi conto che nel mezzogiorno d'italia esiste una zona senza servizi.  ( LA SIBARITIDE )

Questa zona, come estensione, è circa 2 volte più grande del territorio calabrese dove ci sono già 3 aeroporti.

SCALO  AEROPORTUALE  DELLA  LOCRIDE   ( NUOVO  DA  REALIZZARE )
 PIANO  STRATEGICO  TERRITORIALE  -   NAZIONALE
 PIANO  STRATEGICO  -  PER LA TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE IN   AMBITO   INTERNAZIONALE -    AEROPORTO ARBERESH di SIBARI

Penso sia importante ribadire e spiegare alcuni concetti basilari, elaborati e mostrati in questo piano strategico semplificato, anche per aiutare chi non ha come noi calabresi e lucani una visione completa del nostro territorio e delle sue capacità.

Come progettista, che da anni coordina la progettazione sugli aeroporti della Sibaritide, per i quali si è elaborato questa idea progettuale sottoponendola a tutti i sindaci dei comuni che si trovano tra la Calabria e la Lucania e in modo particolare a quelli delle nostre comunità Arberesh, si è cercato di dare corpo a questa visione d’insieme, affinchè ognuno potesse realizzare da sé la nostra realtà e la nostra situazione territoriale, con il compito specifico di aprire gli orizzonti in modo semplice e con la visione aperta verso il miglioramento sia nel presente che per il futuro.

Per tutto ciò si è cercato di contattare tutti gli amici della nostra cultura  e del nostro territorio, che vogliono sviluppare e condividere uno stile sociale ed economico migliore, con idee adatte ai nostri tempi.

Studiando da tantissimi anni questo progetto in particolare e cercando di capire qualcosa in piùdopo averlo abbondantemente snellito, affinché anche le persone senza  conoscenze specifiche potessero comprendere bene l’idea proposta, è apparsa da se anche l’importanza dell’aeroporto  come servizio che favorisce i collegamenti  tra culture, come quella Arbëreshe presente nel mezzogiorno d’Italia  e i popoli che vivono in Albania, in Montenegro e nel  Cossovo, con cui si condivide una lingua.

Da notare, che la tutela delle minoranze linguistiche è riconosciuta nella legislazione italiana, ma purtroppo poco sostenuta con fatti concreti, per cui, in questo caso, rendersi conto che poter comunicare e spostarsi velocemente in altri luoghi come  l’Albania, il  Montenegro e il  Cossovo, è un un'altro passo importante per capire l’azione che stiamo compiendo da anni nella Sibaritide per la sensibilizzazione del governo italiano sulla necessità di attivare lo snodo strategico di Sibari, costruendo le infrastrutture necessarie.

Voglio ricordare, che stiamo parlando dello sviluppo mancato in questa e altre parti d’Italia, che ha prodotto la questione meridionale di arretratezza infrastrutturale, che bisogna assolutamente superare per attivare tutta l’espansione sulla ricerca, sulla tecnologia e sull’economia di questa parte del territorio legato come stiamo dicendo anche a realtà internazionali come l’Albania, il Cossovo e il Montenegro, che ci interessano personalmente e direttamente e che altrimenti continuerebbero ad essere ignorate e non affrontate nel modo giusto.

Si invita a prestare la dovuta attenzione anche verso questi altri popoli  in questo momento storico, per aiutare e cogliere quest’opportunità per migliorare le relazioni e i traffici commerciali, che riguarda sia questa sponda dell’adriatico e dello jonio,  che i territori e le popolazioni dal’altra parte del mare, utilizzando bene  le risorse economiche per lo sviluppo, che rischiano, senza la dovuta attenzione, di essere dirottate solo in altre direzioni, dimenticando che anche qui c’è vita, c’è ecosistema, ci sono persone e ci sono relazioni.